Significato dell'Ave Maria: spiegazione della preghiera - Le Preghiere

In questo articolo cercherò di spiegare il significato dell’Ave Maria, prendendo in considerazione una serie di elementi rilevanti.

Cenni Storici

La preghiera dell’Ave Maria così come la conosciamo oggi, è frutto di una lunga e complessa evoluzione storica.

La devozione alla Madre di Dio la troviamo già istituita in Occidente, a Roma, nel Natale del 330. Questa festa fornì l’occasione a grandi teologi come S. Agostino (430) e a papa S. Leone Magno (461), di pronunciare omelie o formulari liturgici. Punto di riferimento e di partenza di tutta la mariologia.

Anche Gregorio di Nissa, tra il 370/378, nelle sue omelie cita le parole dell’Angelo dette durante l’Annunciazione alla Vergine: “Tu sei benedetta fra tutte le donne”. Nei secoli a venire entrò in uso recitare l’invocazione mariana al termine del giorno, come nel 1251 fecero il capitolo generale dei monaci certosini. Li seguirono i frati francescani e tutto il mondo cristiano.

All’inizio del VII sec. nel mese di dicembre vi erano già due occasioni nelle quali, durante la messa, venivano recitati passi del Vangelo tratti dai racconti dell’Annunciazione e della Visitazione:

Ave Maria gratia plena, benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui

Nel VIII sec. appare un nuovo genere di preghiera: La Litania dei Santi, in cui era menzionata un’invocazione alla Madre di Dio: Sancta Maria ora pro nobis. Queste parole daranno origine nel XVI sec. alla seconda parte dell’Ave Maria, così come la si recita ancora oggi.

Come preghiera a sé stante, per quanto riguarda la prima parte, la troviamo nel XI sec. insieme al Pater e al Credo, ma solo nel XII sec diverrà un’orazione preferita e recitata dai fedeli. Verso il XV sec. venne aggiunta la seconda parte: “Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae” e l’Amen finale.

Di fatto una definizione unica e ufficiale del testo completo come lo conosciamo oggi, lo troviamo nel Breviario Romano promulgato da papa Pio V nel 1568. Per questo motivo si può affermare che la preghiera ci viene affidata sia dalle parole della S. Scrittura che dalla Tradizione della Chiesa, senza contare che il Magistero Ecclesiale l’ha definitivamente promulgata e inserita all’interno della Liturgia delle Ore.

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Ave MariaAve Maria

Francesco (Jorge Mario Bergoglio)

Struttura della Preghiera

La preghiera viene comunemente suddivisa in due parti distinte.

Una prima parte di lode e di contemplazione, formata a sua volta da due sezioni, entrambe costituite da passi evangelici letteralmente tratte dal vangelo di Luca:

    • “Ti saluto o piena di grazia il Signore è con te” (Lc1,28), che riguarda il saluto che l’arcangelo Gabriele rivolge a Maria;
  • “Benedetta se tu tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno” (Lc1,42), preghiera di lode e saluto divinamente ispirato in Elisabetta nei confronti della Vergine.

Nella seconda parte ha un tono di supplica, cioè una richiesta d’intercessione quando si recita: “Santa Maria, Madre di Dio prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”. Questa parte, sulla base di ciò che venne sancito durante il Concilio di Efeso (470), venne redatta per opera del Magistero Ecclesiale e si invoca la materna protezione di Maria praticamente in ogni momento della vita del fedele, fino nell’ora finale della vita.

Spiegazione dell’Ave Maria

Qual è il significato dell’Ave Maria?

Per una maggiore comprensione della preghiera, vediamo ora l’analisi dei passaggi che la compongono:

Ave

La lode inizia con le parole dell’angelo Gabriele durante l’Annunciazione, che invita Maria a rallegrarsi, a gioire, di ciò che Dio ha in serbo per Lei. La parola latina ha infatti il significato di star bene.

Maria, piena di grazia

Il nome Maria, che significa “Amata da Dio”, viene completato dal piena di grazia, dalle parole dell’Annunciazione. La Vergine è rivestita della grazia dello Spirito Santo, diventando così primizia della Chiesa e modello per ogni cristiano.

Ave Maria commento preghiera

Il Signore è con te

Questa formula nella Bibbia ricorre per esprimere la vicinanza di Dio al suo popolo, sull’ottica dell’alleanza e del patto che Dio ha voluto stabilire con l’uomo, nel quale l’Arca è il simbolo visibile e concreto per il popolo eletto. La stessa Vergine, nel contesto della Nuova Alleanza, rappresenta la Nuova Arca, dove lo Spirito irradia la sua azione. Sono parole che assumono anche un significato di consolazione e rassicurazione e vicinanza del Signore che ha voluto che proprio Lei fosse la Madre del Messia.

Tu sei benedetta fra tutte le donne

Queste parole vengono dette da Elisabetta a Maria come viene riferito dal Vangelo di Luca, in quanto riconosce in Lei la grazia divina che scesa su questa fanciulla in un’azione del tutto speciale.

E benedetto è il frutto del tuo seno

Queste parole vengono dette da Elisabetta a Maria come viene riferito dal Vangelo di Luca, in quanto riconosce in Lei la grazia divina che scesa su questa fanciulla in un’azione del tutto speciale.

Gesù

Con questo nome entriamo pienamente nel cuore della preghiera. La prima parte dell’Ave si apre con il nome di Maria e si chiude con quello di Gesù che significa Dio salva. Infatti il nome di Gesù rappresenta il punto d’arrivo della storia della salvezza e si pone al centro della storia del cuore di ogni uomo. L’aggiunta di Gesù, fu voluta da papa Urbano IV verso il 1264 a conclusione della prima parte.

Santa Maria

La proclamazione della santità di Maria ci introduce nella seconda parte della preghiera. Anche se la santità è prerogativa solo di Dio, la Chiesa nel corso dei secoli ha voluto riconoscere in Maria il titolo di corredentrice per salvezza dell’umanità, in quanto partecipa alla beatitudine divina essendo entrata in intima relazione con il mistero divino.

Madre di Dio

Il ruolo di Maria, madre di Cristo, è stata molto evidenziato nella Chiesa orientale con l’appellativo di Theotòkos, Madre di Dio. Questo perché nel mistero divino delle suo viscere il Verbo si è incarnato. I Padri conciliari ad Efeso (431) e a Calcedonia (451), riconobbero in Maria come vera Madre di Dio. Ciò sta a significare che Gesù è sia vero uomo che vero Dio. Nessuna altra creatura umana, tranne Maria, è stata pensata e poi elevata a così alta dignità.

Prega per noi peccatori

Qui si chiede alla Madre di Dio di intercedere presso la S. Trinità per ottenere una grazia a coloro che chiedono il suo aiuto. Maria può intervenire presso Dio ed ottenere ciò che è bene per il cristiano, che nella condizione di peccatore, riconosce il bisogno d’aiuto divino per la salvezza della propria anima.  Anche attraverso l’intercessione di Maria.

Adesso

Si continua con il tema dell’urgenza della preghiera. Qui la parola adesso significa subito, ma anche per sempre in termini di durata; cioè per tutto il cammino esistenziale dell’uomo. Proprio per la fragilità, la finitudine e la precarietà della vita umana, questo aspetto ha bisogno di essere assicurato in ogni momento.

E nell’ora della nostra morte

In questa ultima frase c’è un richiamo alla realtà umana ultima, per questo Maria diventa un segno di speranza. La Chiesa la invoca come Soccoritrice, Mediatrice e Dispensatrice di grazie. Tutte le grazie che Dio dona all’uomo passano attraverso Lei, per questo Maria intercede presso il Figlio di Dio per la remissione dei peccati.

Amen

L’Ave Maria si conclude come tutte le preghiere con la parola Amen. Un’acclamazione ebraica che esprime sicurezza e verità. Per questo Dio è anche chiamato Amen e Gesù è detto l’Amen, perché è testimone della verità. La parola è perciò l’assenso a ciò che Dio promette e il cristiano esprime con l’atto di fede Cosi è.

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