La Pasqua è la festa più solenne e più importante della religione ebraico- cristiana il cui significato etimologico deriva dal greco pascha e dall’ebraico pasah.
A questo riguardo ci sono essenzialmente due accezioni di termine diversi:
- Passar oltre
- Passione (dal greco paschein , “soffrire”)
E’ una festa che viene celebrata ogni anno nei mesi di marzo o aprile, assumendo un valore importante nella tradizione religiosa dei cristiani e degli ebrei, anche se con significato diverso.
Per comprendere al meglio quali sono gli aspetti fondamentali di questa ricorrenza, verranno di seguito analizzati alcuni aspetti che affondano nell’esperienza e nelle tradizioni del popolo ebraico.
La Pasqua ebraica
Presso gli Ebrei la Pasqua è la festa con cui veniva rievocata la liberazione dalla schiavitù egiziana avvenuta per mano di Dio nel 1513 a.C. Il termine che deriva dall’ebraico Pesach, che significa passar oltre o passaggio, si riferisce a quando Dio risparmiò gli Ebrei dalla calamità divina delle Dieci Paghe, punizione inflitta per la durezza mostrata dal Faraone nel negare la libertà al popolo ebreo oppresso.
La festa di Pasqua era dapprima legata all’attività agricola come la raccolta dei primissimi frutti della terra dopo il periodo invernale a cominciare dal frumento, in seguito diverrà la celebrazione annuale per ricordare la liberazione del popolo ebraico dal giogo della schiavitù in Egitto e dal fatto che con il sangue degli agnelli si fossero dipinti gli stipiti delle porte per sfuggire all’Angelo sterminatore (Es12,42),viene anche detta Zman Cherutenu,cioè “tempo della nostra liberazione”.
In questa notte nasce l’identità di popolo santo culminata con la consegna della Torah nel Sinai, sigillo di Alleanza stipulata con il Signore. Solo accogliendo la Torah, Israele sarà completamente libero di poter servire il suo Dio nella terra ricevuta in dono, la Terra Promessa.
Da quel momento JHWH comandò agli Ebrei di ricordare ogni anno quell’importante avvenimento il 14°giorno del mese ebraico di Abib che in seguito venne chiamato Nisan all’inizio della primavera, secondo il calendario ebraico come confermato con il versetto dal libro dei Numeri (28,16)
Tradizioni e simbologie ebraiche
Vediamo ora quali sono le tradizioni degli ebrei legate a questo evento religioso della durata di otto giorni che inizia al tramonto del sole.
Dall’epoca della diaspora, il popolo ebraico era solito celebrare il Seder di Pesach il cosiddetto Servizio di Pasqua, una prescrizione rituale e un pasto commemorativo dove viene ricordata la liberazione divina dalla condizione servile, che trae la sua origine dal libro dell’Esodo.
I temi di riflessioni messi in evidenza in questo rituale sono: la libertà, la redenzione e la gratitudine, in occasione della quale vengono lette raccolte di testi rabbinici seguite scrupolosamente da alcune tradizioni alimentari come il cibarsi di matzah (pane non lievitato), maror (erbe amare),zeru’a (zampa arrostita di capretto), beitza (uovo sodo), charoset (marmellata).
Nel corso del Seder vi è l’obbligo di bere 4 bicchieri di vino e terminare il pasto con alcuni canti tradizionali.
La Pasqua cristiana
Adesso vediamo come si arriva al’interno delle nascenti comunità cristiane a celebrare questa importante solennità:
Nei primi secoli molte comunità cristiane festeggiavano la Pasqua come il ricordo della Resurrezione di Gesù, negli stessi giorni in cui veniva celebrata la Pesach ebraica. In effetti secondo l’evangelista Giovanni, Gesù fu crocefisso in coincidenza della Pasqua ebraica, con molta probabilità la vigilia della Pasqua dell’anno 30, si trattava di un venerdì, poiché quell’anno questa celebrazione cadeva di sabato (Gv.18,28;19,31).
Nella metà dell’anno 50 l’apostolo Paolo scrivendo alla comunità cristiana di Corinto, li esorta alla fede dicendo loro: “Infatti il Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato”, ed è in questa occasione che per la prima volta viene usata la parola Pasqua in senso esplicitamente cristiano, riferito a Gesù stesso considerato come il vero agnello pasquale che è stato immolato sulla croce per la redenzione dell’umanità.
Per non sovrapporre le date e per porre l’accento sulla Resurrezione del Cristo, il Concilio di Nicea (325), decise che la Pasqua dovesse essere festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, in modo però che questa data sarebbe stata variabile ogni anno. Da quel momento in poi la liturgia cristiana ha seguito questo criterio ritenendo questa decisione conciliare giusta e degna.
Non abbiamo notizie certe sul modo in cui la liturgia ha voluto assumere questa celebrazione come festa cristiana, forse già dalle prime comunità cristiane delle origini, prendendo gradualmente un carattere specificatamente cristiano pur sulla base della precedente tradizione rituale e religiosa ebraica.
Significato cristiano
Per i cristiani la Pasqua rappresenta la solennità più importante di tutto l’anno liturgico perché pone le fondamenta della fede in Cristo Figlio di Dio e Salvatore del mondo, contenuto all’interno del Kerygma, l’annuncio. Chiunque non professa il fatto che Gesù è veramente risorto, non può considerarsi un cristiano e quindi far parte del popolo di Dio.
Già nella concezione cristiana antica, la celebrazione della Pasqua viene identificata come celebrazione globale ed unitaria della Passione-Morte- Resurrezione del Cristo, che aveva il suo momento centrale nella Veglia notturna (Veglia pasquale)che si prolungava per cinquanta giorni fino a quella che ora viene chiamata Domenica di Pentecoste.
La Settimana Santa
Sono i sette giorni che precedono la festa di Pasqua cristiana e sono chiamati santi in quanto si fa memoria degli avvenimenti avvenuti a Gerusalemme, in cui si è manifestata tutta la santità di Dio culminata con la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
La settimana si apre con la Domenica delle Palme nella quale si celebra l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, acclamato dalla folla come Messia e Figlio di Davide.
- Lunedì: Giorno dell’amicizia, Gesù è in compagnia dei suoi amici Marta, Maria e Lazzaro.
- Martedì: Giorno dello sdegno, Gesù è sdegnato per il fatto che all’interno del Tempio di Gerusalemme avvenga il mercato.
- Mercoledì: Giorno della tristezza, Gesù sa che Giuda lo ha tradito in cambio di trenta monete.
- Giovedì: Gesù celebra la sua Ultima Cena insieme ai suoi discepoli.
- Venerdì: Gesù subisce la Passione e condotto al Golgota muore alle tre del pomeriggio.
- Sabato: Giorno di attesa, viene celebrata l’Eucarestia, nella notte si celebra la Veglia Pasquale momento più importante di tutto l’anno liturgico.
- Domenica: Giorno della Resurrezione del Signore.
La Settimana Santa è ampliata nell’Ottava di Pasqua o in Albis dove viene dedicata alla Divina Misericordia.
Le date della Pasqua
Come abbiamo accennato prima, la Pasqua è una festa mobile in quanto la data varia di anno in anno mentre il giorno di ricorrenza cade sempre di domenica.
La Pasqua cattolica che segue il calendario gregoriano, calcola la data prendendo come punto di partenza l’equinozio di primavera, convenzionalmente fissato per il 21 marzo, non resta che consultare il calendario delle fasi lunari per verificare quando verrà celebrata: la Pasqua è quindi la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’entrata della primavera.
Le date della Pasqua si possono ricondurre a 3 periodi
- dal 22/03 al 02/04 Pasqua bassa
- dal 03/04 al 14/04 Pasqua media
- dal 15/04 al 25/04 Pasqua alta
Il calendario della Pasqua non si riduce alla sola Domenica ma è un periodo articolato che si estende dai 40 giorni che la precedono e ai 50 giorni che la seguono fino alla celebrazione della solennità della Pentecoste. Il calendario della Pasqua ha un particolare significato di fede ma regola anche la vita civile, dato che molti nomi sono noti anche a coloro che non credono:
- Mercoledì delle Ceneri inizio della Quaresima
- Quaranta giorni di Quaresima periodo di penitenza
- Domenica delle Palme inizio Settimana Santa
- Pasqua Resurrezione del Signore
- Domenica in Albis Giorno della Divina Misericordia
- Ascensione quaranta giorni dopo la Pasqua
- Pentecoste cinquanta giorni dopo la Pasqua
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